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BLAME ON THE WATERMAN

Sin da quando ero
piccolo ho sempre pensato che quando le cose finivano fosse per causa mia e nonostante
il fatto che il tempo abbia smentito questo mio pensiero, volta dopo volta riesco a
caderci nuovamente e a dubitare di me.

Accadde
ciò quando Diletta, trovò l’amore in un ragazzo più grande e smise di
trascorrere il tempo con me, abbozzando una scusa per non raccontarmi la verità
e incolpò me di essere la causa della fine della nostra amicizia.

Accadde,
quando le strade si divisero tra il mio amico viaggiatore,
Gionata, e me ed io
credetti, che fosse colpa mia se non fossimo riusciti a mantenere i contatti,
ma il tempo mi ha rivelato che eravamo troppo diversi per rimanere gli idioti
che eravamo e che entrambi eravamo alla ricerca di noi stessi.

Accadde quando trascorsi sei mesi in
solitudine, perché i miei amici scelsero di fare altro ed io li odiavo, mi
odiavo… solo dopo qualche anno, mi hanno rivelato di aver commesso un grave
errore.

Accadde quando confrontandomi con Dio,
temetti di essere l’errore della sua creazione, solo a mente fredda sono certo
che saprà apprezzare il mio modo di amarlo e odiarlo allo stesso tempo.

Accade oggi, quando le carte dei miei tarocchi assumono nuove
forme ed io mi trovo spiazzato per aver abusato della speranza che aveva
buttato un bagliore di luce visionario nei miei sogni realisticamente bui. Sbaglio e
non sbaglio.

So che il tempo, mi svelerà che non
posso controllare tutto e so che sarà il tempo a guidarmi dove devo andare.

3 commenti su “BLAME ON THE WATERMAN”

  1. Grazie per essere passato dal blog e, soprattutto, per le parole carine! Anch\’io ho pensato "è colpa mia. Non sono sata abbastanza questo, abbastanza quello. Non ho capito. Non ho saputo….." Ogni tanto ho (saggiamente) pensato che era più che lecito convertire tutti questi bei verbi autoflagellanti dalla prima alla terza persona. Per dare loro una dimensione quantomeno democratica e fare la spola tra vittima e carnefice.
    Mercedes Sosa cantava Todo Cambia. E sono parzialmente d\’accordo. L\’equilibrio è una corda sottilissima tra l\’accettare il cambiamento e l\’ancorarsi a quanto è vero per noi. Per questo si sbanda con una facilità spaventosa. Ci si perde e ci si blocca. Ho sviluppato un gusto particolare per le Ri-Partenze.
    Aelita,
    ragazza di tutti e di nessuno, ma in fondo in fondo di se stessa solamente. Per gli amici, Milena. Che ti fa i complimenti per le belle foto.
     

  2. …Accade quando tutto cio\’ che ho lasciato nel passato continua a sembrarmi sempre piu\’ vero e piu\’ mio di quanto non sia il mio presente. Quel presente per il quale ho negato tutto cio\’ fosse mio nel passato.Sai, non sono poi cambiato molto da quei tempi. Sono anzi peggiorato. Ma con gli anni, essere espressivi e leggeri come lo eravamo nelle tue stanze in quei pomeriggi a ridere degli altri e di noi, mi risulta sempre meno semplice ora che devo affermarmi con uno dei tanti nomi che alla gente piacciono.E quando ripenso che in quelle stanze, in quei pomeriggi, i quei compiti per casa mai finiti se non mai iniziati, c\’era molta piu\’ liberta\’ di quanta ce ne sia oggi nella mia vita di motivato viaggiatore.In fondo mi manca tutto di quegli anni. Ma non come qualcosa che ho, ma di cui non godo. Bensi\’ come qualcosa di cui gioire ma che purtroppo, non ho piu\’.Ma ho te. Che mi darai nuove sorprese, lo so. Quando il tempo ci rimettera\’ sullo stesso presente, chissa\’ che non possa regalarci la sorpresa di non essere mai cambiati l\’uno verso l\’altra.E sentirti chiamarmi amico e\’ una bella sensazione.Un abbraccio.gionatati becco in america latina. portati il casco pero\’.

  3. …Accade quando tutto cio\’ che ho lasciato nel passato continua a sembrarmi sempre piu\’ vero e piu\’ mio di quanto non sia il mio presente. Quel presente per il quale ho negato tutto cio\’ fosse mio nel passato.Sai, non sono poi cambiato molto da quei tempi. Sono anzi peggiorato. Ma con gli anni, essere espressivi e leggeri come lo eravamo nelle tue stanze in quei pomeriggi a ridere degli altri e di noi, mi risulta sempre meno semplice ora che devo affermarmi con uno dei tanti nomi che alla gente piacciono.E quando ripenso che in quelle stanze, in quei pomeriggi, i quei compiti per casa mai finiti se non mai iniziati, c\’era molta piu\’ liberta\’ di quanta ce ne sia oggi nella mia vita di motivato viaggiatore.In fondo mi manca tutto di quegli anni. Ma non come qualcosa che ho, ma di cui non godo. Bensi\’ come qualcosa di cui gioire ma che purtroppo, non ho piu\’.Ma ho te. Che mi darai nuove sorprese, lo so. Quando il tempo ci rimettera\’ sullo stesso presente, chissa\’ che non possa regalarci la sorpresa di non essere mai cambiati l\’uno verso l\’altra.E sentirti chiamarmi amico e\’ una bella sensazione.Un abbraccio.gionatati becco in america latina. portati il casco pero\’.

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