Con il solito bagaglio strapieno, questa volta di capi pesanti , io e Gio siamo partiti alla volta di Vienna per affrontare il gelo atmosferico e quello sociale della capitale austriaca.
WIEN
La nostra prima fermata è Bologna, dove trascorriamo la notte prima della partenza . Nel pomeriggio ci dedichiamo alla visita di qualche negozio ma ci asteniamo dagli acquisti nella speranza di fare un po’ di shopping economico una volta in viaggio. Prima della nanna ceniamo nel nostro ristorante di fiducia.
La mattina successiva afferiamo una brioches al volo e montiamo sul taxi che ci guida all’aeroporto. Siamo diretti a Bratislava. Un volo, un bus e un giro in metro e siamo all’Hotel Bellevue non troppo distante dal centro della città.
Posati i bagagli ci avventuriamo alla scoperta della tanto decantata fascinosa città della Principessa Sissi. Ci perdiamo un po’ ma riusciamo ad approdare a StephanPlatz, visitiamo il Duomo e sbirciamo i grandi edifici eleganti della city. Poco più in là sorge il Graben di Vienna, una piazza dedicata ai negozi di lusso nella quale troneggia la Pestsaule che, al di là del suo significato, dona eleganza con il suo stile barocco.
Girelliamo tra le vetrine di Hermes, Chanel, Ferragamo ma ci concentriamo solo alla visita frettolosa delle più economiche H&M e ZARA che sorgono numerose a poca distanza l’una dall’altra. Nei giorni seguenti il tempo è meno clemente con noi, per questo non ci risparmia dal sole, dalla pioggerella e addirittura dalla neve.
Dato che trascorrere il tempo in città non è così facile, e che il freddo è a tratti mortale, pianifichiamo colazioni, visite, pause e cene al minimo dettaglio.
La mattina suona la sveglia e facciamo colazione al McCafè per sfuggire a quella offerta dall’Hotel, cavandocela con pochi euro a testa. Durante la giornata girelliamo in visita alle numerose piazze locali e osserviamo gli edifici consigliati dalla guida. La sera ceniamo all’italiana da PIZZA BIZI.
Visitiamo l’HOFBURG, il costosissimo museo dedicato alla Principessa Sissi e facciamo merenda da DEMEL, una delle più antiche pasticceria della città. Beviamo tea, assaggiamo dolcetti e mini torte Sacher. Buonissime le torte e accogliente il locale ma siate pronti a vedere il conto salire velocemente.
Ci ripariamo dal freddo al QUARTER MUSEUM, zona dedicata alla creatività, all’arte moderna e contemporanea nella quale cibiamo la mente. Io e Gio ci innamoriamo ancora di più dei quadri di Schiele che per la prima volta vediamo a grandezza reale e a pochi centimetri da noi. Schiele era un genio. I suoi lavori sono così attuali da far paura.
Passiamo in rassegna il LEOPOLD MUSEUM, il MUMOK e il KUNSTHALLE. Girelliamo nella zona adiacente dove sorgono numerosi negozi e casette dall’architettura un pò vetusta. La sera scoviamo “VAPIANO”, un ristorante nostrano che io e Dany trovammo nel 2007 in quel di Berlino. Gio ne va pazzo ed io pure. L’ambiente è semplice ma curato e il cibo davvero buono.
Dopo aver visitato Vienna in lungo e in largo, riflettiamo seriamente sull’opportunità di fare un salto a Salisburgo, peccato che la lunga durata del viaggio (3 ore a tratta) e il costoso biglietto (circa 80€) ci separino definitivamente dalla visita alla seconda città più celebre del paese.
Quindi trascorriamo l’ultima mattina a cercare pensierini introvabili per amici e parenti, pranziamo da AKAKIKO, ristorante asiatico easy-chic dove ordiniamo Noodle per due ed involtini Giapponesi. Passiamo il resto del pomeriggio a visitare l’elegante e maestoso Kunsthistorisches Museum (Museo di Storia dell’arte) che sorge davanti a quello di Scienze Naturali nella bella piazza di Maria Theresien Platz.
Il nostro tempo in città volge al termine e così tra STARBUCKS, musei, giratine congelanti e tea in notturna, abbiamo trascorso qualche giorno romantico nella città della celebre Imperatrice d’Austria. Mettiamo anche questo viaggio tra i nostri ricordi, saltiamo in aereo e pensiamo già alla prossima meta…