La mattina del 1° Gennaio 2020 siamo pronti per iniziare il nuovo anno con la scoperta della seconda tappa di questo viaggio, una grande città che guarda al mare e dà le spalle alle alte montagne. Dopo 3 ore di treno ad alta velocità arriviamo a Busan.
BUSAN
Busan (o Pusan) è una città portuale e metropolitana di oltre 3 milioni di abitanti e noi trascorreremo qui 2 notti per scoprire le spiagge, gli antichi templi e le nuove aree trendy. Il Brown Dot Hotel – super-carino ma dall’economico prezzo di 75€ totali – è posizionato a 5 minuti a piedi dalla zona di ristoranti e negozi. Dopo il caloroso benvenuto in hotel usciamo per scoprire questa città.
Iniziamo con l’affollatissima Seomyeon Specialized Street. Alti palazzi si alternano a vecchi edifici fatiscenti lungo ampie strade trafficate, un mix spartano che in un giorno di sole appare estremamente affascinante e tipico.
Seomyeon è la via dello shopping, con catene della cosmesi, brand casual e un celebre Street Market con cibo e bancarelle. Prendiamo una pausa dai manicaretti tipici e ordiamo pizza pepperoni da Pizza Hut e finito il nostro infuocatissimo pasto ci dirigiamo verso il Busan Citizens Park. Il parco ospita un milione di alberi, aree divertimento per bambini, una pagoda e alcuni Café, un enorme spazio verde contornato da montagne e altissimi edifici dallo stile minimal e futuristico. Passeggiare al suo interno è davvero rilassante!
Anche Busan è molto grande e per raggiungere Gwangalli Beach, una versione coreana delle nostre spiagge con un lungomare costellato da grattacieli, ristoranti e piccoli negozi, ci vogliono circa 30 minuti. E’ l’ora del tramonto e l’orizzonte si tinge di lilla, e noi, come i coreani, ci lasciamo rapire dalle argentee acque calme della penisola attraversate dall’enorme Gwangan Bridge.
Immortalato il momento con alcuni scatti, curiosiamo nei piccoli negozi che guardano al mare, ne scoviamo uno delizioso: Orange Bada, dove due artiste locali realizzano souvenir ispirati a Busan. Acquistiamo alcuni pensierini e poi ci fermiamo da Starbucks per riscaldarci e osservare l’imbrunire dalle vetrate. Mentre il Gwangan Bridge si illumina per la sera, noi gustiamo una dolcissima torta Matcha e la nostra nuova passione: il Caffè Mocha, una bevanda al latte, caffè e cioccolato.
La sera girelliamo per le strade colorate di Jeonpo Café Street, un groviglio di viuzzole ricche di luoghi alla moda dove mangiare qualsiasi tipo di prelibatezza. I neon delle insegne illuminano le strade e i graffiti dai richiami pop rendono l’atmosfera molto cosmopolita.
Il mattino seguente ci dirigiamo al Beomeosa Temple, un tempio arrampicato sulle rocce del monte Geumjeong.
Al suo ingresso ci attendono lanterne colorate che ci guidano nella piazza intorno alla quale si affacciano i templi dove i fedeli si alternano alla preghiera. La fitta radura di alberi raccoglie il tempio tra i rami spogli dell’inverno, il silenzio che ci circonda si anima solo del canto degli uccelli e del flebile suono di un mantra. L’aria fresca e il sole incorniciano questo antico eremo, uno dei tre più importanti di tutta la Corea del Sud.
Dopo il rilassante ritiro montanaro è tempo di scoprire un altro luogo caratteristico di Busan, il Gamcheon Culture Village. A bordo di un autobus saliamo le ripide strade che ci dividono da Gamcheon e, arrivati, rimaniamo sbalorditi dalle fitte casette cubiche. Un saliscendi di stradine ci portano a scoprire questo luogo stravagante con una lunga storia.
Questo antico villaggio con tipiche case arroccate sulle pendici di una collina, ha ripreso vita quando alcuni studenti universitari hanno ridato gloria alle vecchie abitazioni locali. Insieme agli abitanti le hanno tinte a colori luminosi e allestendo gallerie d’arte all’interno di alcune di esse.
Ovviamente non mancano Café, negozi e qualche luogo instagrammabile, una fra tutti è certamente la sognante statua del Piccolo Principe accanto alla quale i turisti si lasciano immortalare mentre osservano il coloratissimo panorama.
Il nostro secondo giorno sta per volgere al termine e salutiamo la città dalla terrazza panoramica del celebre centro commerciale LOTTE Duty Free. Come quello di Seul, questa importante catena di Mall offre ristoranti, area svago e una splendida vista sulla città illuminata di sera. Il resto della serata la passeremo in relax nella nostra camera d’hotel per riorganizzare i bagagli e prepararci alla partenza dell’indomani verso Gyeongju, la celebre città museo.
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INFO UTILI
- Arrivare a Busan è facile grazie ai comodi e veloci servizi della compagnia ferroviaria nazionale KORAIL. I biglietti sono acquistabili online solo a poche settimane dalla partenza. Il costo si aggira intorno ai 20/40€ max a tratta da/per Seoul.
- Muoversi in città è molto più semplice. Ci sono poche linee che attraversano l’intera area del centro. La vostra Metro-Card Kakao di Seoul funziona anche qui.
- Il Costo di Cibo e Co. è variegato con molte offerte diverse e il prezzo è molto contenuto. Con 10/15€ si può fare un buon pasto.
- Le Temperature di Dicembre/Gennaio sono rigide e anche qui possono variare da 7/8° fino a scendere ben oltre i -15°. Il freddo è secco quindi più sostenubile di quello umido a cui siamo abituati in Italia.
- Quanti giorni in città? Noi abbiamo trascorso qui solo 2 Notti, circa 3 giorni, ma se volete espolararla in modo completo 3 Notti saranno necessarie.
- Dove dormire? Anche qui a Busan il costo degli hotel, specialmente in bassa stagione, è davvero irrisorio con soluzioni funzionali e molto carine. La catena Brown Dot Hotel offre camere spaziose, pulite, ben arredate a prezzi che partono dai 30€ a notte.
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