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SICILIA | PALERMO

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Con l’occasione della trasferta Siciliana di Cct-SeeCity.com, nelle prime settimane d’estate, saltiamo su un aereo diretto in Sicilia e ci concediamo un break Palermitano. Per la prima volta ho l’occasione di scoprire questa isola.

In città troveremo Manifesta 12, la biennale d’arte itinerante che interagisce con artisti internazionali e gli spazi cittadini. Il tram tram quotidiano della già vivida vita di Palermo è arricchito da happening creativi e vernissage che ci consentiranno di scoprire luoghi “segreti” aperti per l’occasione.

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I giorni a nostra disposizione non sono molti ma, come sempre, vogliamo scoprire il più possibile. Appena arrivati gustiamo una deliziosa brioscia con gelato. Ed inizia così la scoperta di Palermo. Il via vai cittadino, il sole che filtra tra le viuzzole e i sopiti rumori del primo pomeriggio conferiscono alla città quel piacevole sapore di eterna estate.

Da subito e nei giorni a seguire, Via Maqueda diverrà il punto di snodo di tutti i nostri pellegrinaggi cittadini. Percorrendola è possibile raggiungere la città da un lato all’altro. Su di essa si affacciano negozi, ristoranti e venditori ambulanti. Alla sua esatta metà sono situati i Quattro Canti che dividono l’incrocio nelle due arterie principali.

Non lontano sorge la splendida Piazza Pretoria con l’elegante Fontana della Vergogna che occupa l’intera superficie con i suoi marmi bianchi. Una piccola viuzza costeggia l’entrata laterale della Chiesa di Santa Cristina e, affacciandosi, si ha immediatamente l’impressione di fare un salto in Marocco.

Prima di proseguire, ci perdiamo nei meandri delle stanze private di Santa Cristina, le stesse dalle quali le suore, invisibili e indisturbate, udivano la messa. Una scalinata si affaccia sul vecchio cortile e salendo ancora qualche gradino è possibile raggiungere la terrazza per osservare Palermo dall’alto. Il sole. I tetti. E lo sguardo corre verso il punto in cui il cielo tocca il mare. Davanti ad essa, su di un piccolo promontorio, sorgono l’arabeggiante Martorana  e la minimale chiesa di San Cataldo con le sue cupole rosse.

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Nella Kalsa, a sud delle mura, sorge l’Orto Botanico che respira pulsante con la sua vegetazione proveniente da ogni parte del mondo. Impossibile non rimanere ammaliati da questo piccolo polmone ombreggiato tra le assolate strade della città.  Dirigendosi verso il mare, si approda nelle splendide stanze usurate dal tempo del Palazzo Forcella de Seta. Arrampicato su un promontorio architettonico, il palazzo è il perfetto incontro tra sfarzo e decadenza.

In lungo e in largo la città ci coinvolge. Entriamo ed usciamo da numerose chiese che, fuori o all’interno, conservano una rigogliosa bellezza. San Cita con i suoi stucchi splendenti,  la chiesa di San Giuseppe Teatini, quella di San Domenico con la sua imponente bellezza e la Chiesa del Santissimo Salvatore che oggi ospita un elegante auditorium.

Il sabato mattina il cuore pulsa a Ballarò, i banchi accalcati offrono piccoli passaggi obbligatori che ci consentono di percorrere l’intero mercato. Il vociare dei venditori ambulanti rimbomba con determinazione da un banco all’altro. La verdura colorata e ben disposta sembra uscita da un quadro del Pontormo, mentre i fumi di prelibatezze sicule si fanno spazio verso il cielo blu. E intanto i turisti e i locali si apprestano a fare affari al prezzo più conveniente.

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Il sole accompagna le giornate soleggiate della Sicilia e sul far della sera l’atmosfera si scalda al Foro Italico. Le onde si infrangono sulla battigia, sul porto il lieve tintinnio delle barche attraccate suona mentre il vento sferza l’aria e lo splendido murales dedicato a Falcone e Borsellino troneggia tra i palazzi.

Nei giorni continuiamo a girare come trottole per godere al massimo di tanta bellezza, tanta storia, così ricca e raccolta in un unica città. Ogni giorno cerchiamo di rapire almeno un pò di quell’essenza vivificante che aleggia per le vie. La Vucciria con il suo mercato e la vita notturna, l’elegante Castello Palatino che conserva la lunga storia della città e la sorprendente Cattedrale di Santa Maria Assunta, talmente bella da sembrare il frutto immaginario della mente di J.K. Rowling. Il Palazzo Ajutamicristo e la sua rigogliosa vegetazione che ne lascia immaginare la sontuosità dei tempi andati. Saltiamo nel tempo per visitare Santa Maria dello Spasimo, la famosa chiesa senza tetto che da fine quattrocento sorge nella Kalsa.

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Facciamo incetta d’arte e di cibo, gustando prelibati manicaretti in alcuni dei locali più trendy della città, in versione romantica o insieme ai #CCtravellers. Tra una brioscia con gelato e un cannolo, passando rigorosamente da un succulento iris ad una pioggia di melanzane in tutte le salse, siamo arrivati al momento della nostra partenza.

Su un taxi diretto all’aeroporto, osserviamo le montagne e il mare che si guardano mentre noi continuiamo a stupirci di tanta bellezza racchiusa in una sola isola.

CIBO DA NON PERDERE:

  • Una cenetta ai tavoli dell’ex libreria diventata ristorante dal gusto Siciliano e stagionale del Bisso Bistrot. L’atmosfera raccolta e il buonissimo cibo valgono bene la lunga fila d’attesa.
  • Uno squisitissimo trendy Hamburger alla parmigiana da FUD – Bottega Sicula. Il design industriale, le ricche porzioni e l’ampia scelta vegetariana e carnivora lo rendono il posto giusto per mangiare di gusto.
  • Assaggiate un cannolo chic alla Pasticceria Costa, gustatelo ai loro tavoli o ordinatelo da portar via.
  • Sedetevi ai moderni tavoli di Buatta se avete voglia di pesce. Io non lo mangio ma ci sono opportunità anche per gli erbivori.
  • Fate colazione o il brunch da NonnAngè Bakery & Coffee, per un caffè americano o un centrifugato e una squisita torta a 3 strati appena sfornata.
  • Ordinate un iris al forno (è più light di quello fritto ma buonissimo) dalla storica pasticceria Spinnato che dal 1860 serve prelibatezze. Anche se un po’ attempata vale la pena farci un salto.

 

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