SLIDING
DOORS
Solo un giorno, 12 ore
e 5 minuti dopo….
Qualche
sera fa, proprio quando mi apprestavo ad organizzare il mio primo anno da
matricola invecchiata alla Facoltà di Letterature e Lingue Straniere, ricevo la telefonata di Ilenia.
Ilenia mi confessa di avere il coraggio di abbandonare tutto
per cercare la fortuna, che manca in Italia, in America. Mi parla della meta di
viaggio, del proposito di esso, dell’appartamento a Soho che ha trovato a buon prezzo e del periodo della
partenza. Inutile dire che le emozioni mi hanno travolto al solo pensiero di
aver rimandato tanto l’iscrizione perché non riuscivo a mettere, ancora una
volta, da parte il desiderio di vivere a New
York.
Entrambi
turbati nell’apprendere la decisione dell’altro, ci siamo rammaricati di non
esserci sentiti prima e abbiamo ripetuto “ se solo ti avessi chiamato ieri”.
Proprio come a Gwyneth Paltrow in Slinding Doors vedevo ancora una volta la mia vita, prendere una
direzione della quale non ero affatto sicuro. Universitario o New Yorkese? Rimanere o Partire?
I
giorni che hanno seguito la telefonata sono stati impegnati alla ricerca di una
soluzione, dall’improbabile restituzione dei 500€ versati per il bollettino
universitario fino alla partenza posticipata in favore dell’università.
Questa
sera sono qui, davanti al mio computer, agitato e non-tanto-pronto per la mia prima lezione di domani mattina, che mi
costringerà ad una levataccia alla quale non ero più abituato. Sarò una
matricola per tutto il prossimo anno, ma sarò a Firenze.
Non so
ancora dire, se sia stata la decisione giusta so solo che non potevo fuggire
dalle mie paure per rincorrere un sogno che ne conteneva altrettante.
Forse New York saprà
aspettare ed io?
Sperando che questo sia migliore del precedente.
tesoro,come sai io penso che nella vita non bisogna mai avere paura e se si vuole una cosa veramente si deve lottare per averla,te la godi di più. Non so perchè ma ti vedo benissimo a New York. Metti un po\’ di soldi da parte,lascia che la tua amica ti spiani un po\’ la strada e poi vai. Mi mancherai ma il mio amico Francesco l\’ho conosciuto via internet mentre lui viveva a Boston. E poi,posso sempre prendere le mie tre amiche e trascinarle in una favolosa serata a New York con te,magari mi porto il vestito-Carrie!!!
Ti voglio bene tesoro,lotta lotta lotta e ricorda che la nostra vita è breve ed è una sola!
saprai aspettare, e quando sarà il tuo momento di partire lo farai con più consapevolezza e con meno paure!poi, se ti và, ci vengo io a new york con te…Vì
mmmhh…io ti direi di partire, perchè lasciare tutto (che poi tutto cosa?tutto quello che lasci e comunque incerto,non hai nulla che ti trattiene davvero)…lasciare tutto fa paura, ma è bello…è nuovo…è emozionanate.Qualche volte è difficile e fa male….qualche giorno ti senti così solo e perduto che ti chiedi centinaia di volte "se forse non era meglio restare"….ma è bello anche se resti e fai una cosa nuova e ti lanci in un esperienza che comunque sarà una sfida…finchè ti muovi mik,finchè non stai passivo,lasciando che la vita ti scivoli addosso…non perderai mai!!!…forse,starai male,passerai da momenti di nera depressione ad altri di pura felicità…ma non perderai perchè starai decidendo della tua vita…starai cresceno…….le tua paure le sento dentro,le tue indecisione sono le mie….e posso capire cosa vuol dire sentire sempre di aver sbagliato…chiedersi in continuazione se "ho fatto la scelta giuta questa volta…"non so quanto ti serva,ma ti sono vicina,anche se estranea e lontana….