Siamo mancati da Amsterdam da molti anni e tornarci è sempre bello. Come di consueto in questi casi, è l’occasione per vedere qualcosa che c’era sfuggito e scoprire le nuove aree che si sviluppano velocemente in città cosmopolite come questa.
L’Hotel Casa Amsterdam è il più economico che abbiamo trovato ma è un po’ furori dal centro, tuttavia è situato a soli 10 minuti dalla metro di superficie. E’ molto carino, colorato, minimal, ha una biblioteca e una caffetteria al suo interno. Tutto ciò che ci serve!









Benché sia la terza volta in città, l’entusiasmo è lo stesso della prima. Ci perdiamo subito tra le stradine per visitare il mercato dei fiori. Le barchette attraversano i canali mentre ammiriamo – inspiegabilmente ancora stupiti – le tipiche case strette, lunghe e storte che sono bagnate dall’acqua.
Le De Negen Straatjes sono esattamente come le ricordavamo, piene di negozi e café trendy, con le bici incatenate ai ponticelli in ferro con i vasi fioriti. Dalle grandi finestre a vetri si può curiosare furtivamente nella quotidianità di chi vive vista canali e fantasticare su come viva un local. Il sole estivo illumina strade e vetrine di una luce calda che dona alla zona un’atmosfera davvero romantica.
Ci godiamo tutto: il tramonto, le biciclette che sfrecciano e il lento ondeggiare dell’acqua.
Il secondo giorno visitiamo il National Holocaust Names Memorial all’aperto, un’installazione in vetro e mattoncini rossastri sui quali è scritto il nome dei morti. Ai piedi di questa suggestiva opera commemorativa vengono appoggiati sassi bianchi, mentre gli specchi che la sovrastano riflettono il cielo limpido.











Il cielo si ingrigisce e noi ci rifugiamo tra i colori del Dos Hortus – il giardino botanico – tra fiori e piante provenienti da tutte le parti del mondo. Tra uno scatto e l’altro, ci fingiamo esploratori a caccia dei dinosauri come fossimo dei bambini. Osserviamo le farfalle e ci perdiamo nella folta vegetazioni racchiusa tra i vetri.
A pranzo raggiungiamo il quartiere di Plantage e ci sediamo al tavolo di Box Social per gustare sfiziose rivisitazione all’americana in un’atmosfera da veri Hipster. Non distante da qui sorge una piazza con ristorante a ridosso dello Zoo. Le famiglie pranzano mentre i bimbi giocano indisturbati con nella fontana. Ci lasciamo alle spalle i rumori di animali scettici e bambini entusiasti e costeggiamo l’ex-porto, dove sorgono appartamenti in mattoni ricavati da vecchi magazzini.








Tornati in centro raggiungiamo il Museumkwartier, saltiamo il Rijks Museum e ci godiamo lo Stedelijk, il museo di arte contemporanea. Dopo averne visti ovunque decido che è arrivato il momento di acquistare un dolcissimo coniglietto Nijntje Miffy in velluto a costine, quindi convinco Gio che renderà più cozy l’angolo Manga del nostro studio e me lo faccio regalare.
Dopo cena e sul far della sera, ci sediamo ad un tavolino per gustare disimpegnatamente delle gioie locali con due cannette light – dato che non siamo per nulla abituati.
La domenica mattina saltiamo sulla metro di superficie per goderci il mercatino e l’atmosfera rilassata di De Pijp. Un musicista di strada suona melodie rilassanti al pianoforte, il mercato è in fermento e il sole splende mentre le bici sfrecciano lungo le strade sulle quali si affacciano café deliziosi, negozi di fiori e negozi trendy. Prima che si affolli troppo ordiniamo toast con uova alla poche per due da Dignità.




Non possiamo rinunciare a due rilassanti passi all’enorme polmone verde della città, camminiamo nel Vondelpark dove i local si godono la giornata estiva in compagnia di amici, cibo e un buon libro.
Passeggiando con calma raggiungiamo le Zevenlandenhuizen, sette case ispirate al design di sette paesi, dove scattiamo qualche foto ricordo. Poi proseguiamo fino ai canali, ci dedichiamo agli ultimi acquisti e poi sorseggiamo un fresco iced-coffee al sole del tardo pomeriggio.









Per cena ordiniamo pasta e pizza da Eddy Spaghetti, un bistrot italiano fuori dal centro, ci sembrava il giusto modo italiota per salutare Amsterdam. Perché, benché ci piacerebbe rimanere più a lungo, è arrivato per noi il momento di fare i bagagli e di tornare a casa.
INFO UTILI
MUOVERSI: In città ci si muove a piedi, in bici o con la metro di superficie. La metro è puntuale e consente di raggiungere tutti i luoghi principali. Se si arriva dall’Italia, Ryanair è sempre l’opzione più economica e comoda.
DORMIRE: Noi abbiamo alloggiato all’ ’Hotel Casa Amsterdam. Benché non sia in una zona centrale è trendy, comodo e più economico di altre opzioni. L’hotel offre una costosissima colazione a buffet per circa 20€, ma c’è una caffetteria dove fare colazione all’italiana – caffè o cappuccino e una vasta selezione di pasticceria internazionale. E’ posizionato a 5/8 minuti a piedi di distanza dalla metro.
MANGIARE: Se non ci si accontenta di un panino, pranzo e cena in città non sono economici, specialmente se si scelgono luoghi trendy. Il budget per coppia è di circa 35/50€.
- HappyHappyJoyJoy (Cucina Asiatica)
- Sticky Fingers (Caffetteria)
- Dignità
- Lanksroon Bakery
- Moeders (Cucina Olandese)
- De Kas
- Box Social (brunch, burgers & co)
- Sotto Pizza
- Eddy Spaghetti
- The Cottage
- CT Coffee & Coconuts (Hawaiian mix)
- The Breakfast Club
- Starting at Jacobs (American brunch)
- Scandinavian Embassy
- Little Collins
- Bakers & Rosters