And just like that…eravamo finalmente tornati nella città dell’amore: Parigi, il nostro primo viaggio insieme e la nostra fuga estiva dalla breve ed intensa parentesi di vita belga.
Arriviamo in città la mattina presto e raggiungiamo il nostro albergo nel Marais. Percorriamo le strade circostanti guardandoci attorno mentre il tram-tram quotidiano riprende il via. I tavolini in marmo e le sedie in vimini dai mille colori occupano già i marciapiedi. Le vetrine dei café e delle pasticcerie espongono dolci squisiti mentre enormi orsi di peluche posano seduti nei ristoranti.












Prima di dedicarci ai classici spot, facciamo qualche tappa insolita e meno presa d’assalto dai turisti. Iniziamo con una passeggiata nel quartiere che ospita Square Gardette dove si trovano eleganti palazzi, murales, giardini e numerosi café e ristoranti. Seduti al tavolo ordiamo classiche galette per pranzo e assaggiamo i deliziosi dolcetti di Broken Biscuits (nella strada parallela).
Attraversando qualche arrondissement dei sobborghi arriviamo a Bassin de La Vilette, dove un canale attraversa un’area pedonale con una zona relax ricca di ristoranti e café, poi proseguiamo per raggiungere Belleville e il parco di Buttes Chaumont dai quali osservare la città da altri punti panoramici. Il parco è perfetto anche per un aperitivo o fare una pausa in compagnia di un buon libro.
Nel tardo pomeriggio obbligo Gio ad un mini-tour instagrammabile trascinandolo al Pigalle Basketball Court, al Wall of Love nella piazza del Jehan Rictus Garden e al Le Consulat café dove facciamo una sosta per bere del rinfrescante sidro di mele. L’atmosfera di Montmatre è sempre dinamica e vivace, l’elegante basilica è popolata di visitatori e le sue scalinate sono il luogo perfetto per gli amanti dei bei panorami. Dalle scalinate è perfino possibile vedere la “casa storta” che spunta dalla collina verde che circonda il monte.










Osservare il tramonto che proietta la propria luce calda sui sontuosi palazzi della città è uno spettacolo da non perdere. Noi lo assaporiamo passeggiando in cerca del Passage Jouffroy, una galleria in metallo e vetro costruita nel 1836, che ospita negozi dal sapore di un tempo. Ci godiamo un po’ di musica live nei Giardini di Palazzo Reale e ci lasciamo rapire dal connubio di architettura classica e contemporanea che rende questo luogo una meta imperdibile.
Sul far del tramonto ci godiamo due passi intorno alla piramide del Louvre per poi cenare nel primo ristorante carino che ci capita a tiro “Fabourg 34”. Prima di andare a letto raggiungiamo Avenue de Camoens per guardare lo sbrilluccichio della Torre Eiffel da vicino.










Il giorno seguente facciamo colazione in hotel e usciamo quando la pioggia inizia a scendere. Scattiamo qualche foto a quel che rimane visibile di Notre Dame per poi rifugiarci al Centre Pompidou e fare incetta d’arte mentre attendiamo che la pioggia finisca. Non c’è niente di più rilassante di godersi arte moderna in uno spazio dal design contemporaneo mentre fuori piove.
Non aver prenotato in anticipo per un pranzo nel weekend a Parigi è una scelta errata. Per fortuna riusciamo a trovare posto da Hardware Société, dove servono piatti dal gusto australiano. Mentre siamo seduti a pranzo il cielo si schiarisce e così, quando passeggiamo lungo la Senna, riusciamo a gustare tutto il luminoso splendore di Parigi. Davanti a noi si susseguono le bancarelle di libri usati e chincaglierie, Notre Dame illuminata dal sole e la celebre libreria Shakespeare & Company. Dopo aver curiosato al suo interno – per l’ennesima volta – ci godiamo una pausa caffè nel piccolo café adiacente. Intanto le nuvole sono impazienti e non danno tregua al sole, neanche quando ci fermiamo al Parc du Luxembourg per sentirci anche noi un po’ parigini.






Il terzo giorno inizia con una tradizione a cui non possiamo rinunciare, farci un selfie alle mattonelle della metro Concorde. Ne abbiamo scattato uno ogni volta che siamo venuti in città per immortalare il cambiamento durante questi lunghi 14 anni insieme. Compiuta la missione ed usciti dalla metro ci godiamo Piazza della Concordia, percorriamo gli Champs Elysées a piedi fino a raggiungere l’Arco di Trionfo – che di lì a poco sarebbe stato impacchettato per diventare un’altra celebre installazione di Christo e passeggiamo assaporando le ultime ore in città.
Benché ci sarebbe ancora molto da vedere e rivedere, dedichiamo qualche ora allo shopping nei negozi del Marais, pranziamo al tavolo di Lou Lou Friendly Diner e percorriamo i marciapiedi che costeggiano la Senna per vedere Notre Dame illuminarsi.



Entusiasti e con un bagaglio pieno di nuovi ricordi, siamo pronti per tornare a casa questo intenso e multi-tappa viaggia on-the-road in Francia.
Leggi le tappe precedenti qui > Francia
INFO UTILI
DORMIRE: Dormire a Parigi è diventato proibitivo ma le buone occasioni capitano. Noi siamo stati fortunati trovando su Booking l’Hotel Jeanne d’Arc che è molto carino ed era disponibile ad un prezzo vantaggioso.
MANGIARE: Ogni luogo in città sarà perfetto per gustare qualcosa di veloce, di tipico o di trendy. Questi alcuni consigli per tutti i gusti e tutte le tasche. Qui alcuni di quelli che abbiamo provato o trovato interessanti.
- Strada Cafè – ( 24 rue Monge 75005 Paris)
- Cafè de Flore – (172 Bd Saint-Germain, 75006)
- Pink Mamma – (20bis rue de Douai 75009)
- Hardware Société (Cucina australiana) – (10 Rue Lamarck Paris 75018)
- Les Nicois
- Fabourg 34 (Cucina europea)
- Lou Lou Friendly Diner (Hamburger)
- Beans on Fire (Square Gardette)
- Broken Biscuits (Scones, Pasticcini e Cookies)
- Le Double Dragon (Asiatico)
- Bastringue (Bistrot tipico per Pranzo/Cena)
- Septime (Asiatico)
- Les Maquereaux (Terrazza sulla Senna per cena)
ARTE / MODA: