Nei primi giorni di Settembre partiamo alla volta della Puglia per il matrimonio del cugino di Giovanni. Pochi giorni ma intensi per scoprire, il più possibile, questa regione che visitiamo per la prima volta.
Approdiamo a Bari in tarda serata e raggiungiamo la Masseria di Corato in cui siamo ospiti. Ad attenderci i parenti e una cena con specialità locali. Il giorno seguente ci prepariamo per il matrimonio di Riccardo & Marina, una lunga giornata nella campagna Pugliese per gustare un ricco banchetto, musica e un panorama mozzafiato.
A metà tra la tradizione Toscana e l’elegante sfarzo locale, il matrimonio pugliese sfoggia tutte le peculiarità che lo rendono celebre, festa all-day-long e piatti tipici a go-go. Sul far della sera, slacciati i nostri papillon, ci mettiamo nel patio della Masseria per assaporare l’aria fresca della campagna. Osserviamo gli alti cactus che costeggiano il giardino illuminato dalla luna, mentre seduti in un’atmosfera rurale ci riscaldiamo con un digestivo tea caldo.
La mattina seguente, inizia il nostro pellegrinaggio di pochi giorni alla scoperta del Salento. E così partiamo con una tappa dopo l’altra. Primo stop Andria, per visitare il bellissimo Castel del Monte che troneggia sull’altopiano delle Murge occidentali. Pranziamo al porticciolo di Trani e, prima di fuggire in ritirata per il temporale, visitiamo la Cattedrale che costeggia il mare.
Diretti verso OSTUNI, attraversiamo la campagna piana e rimaniamo colpiti dalle distese di eleganti Mandorli e piccoli trulli che si susseguono per tutto il tragitto in un ordine meticoloso. Corinna ha prenotato tre splendidi appartamenti presso la Dimora Celeste e, benché il nome suggerisca una location ultraterrena, il posto è splendido e a pochi minuti dal centro.
La città bianca ha spesse mure raccolte su se stesse, al centro si trovano un via-vai di caratteristiche stradine dove è possibile scovare gatti appollaiati su ripidi scalini, panni stesi e porticine dai colori vividi. Scuri nuvoloni nascondo flebili raggi di sole mentre noi trascorriamo la mattina perdendoci in questo labirinto cittadino. Più tardi il sole si fa spazio tra le nuvole e gli alti edifici bianchi, arroccati su se stessi, si stagliano sopra di noi contro un limpido cielo cobalto. Osservarla da lontano in tutto il suo bianco splendore, toglie il fiato.
Sin da quando ero piccolo il mio babbo mi raccontava dei Trulli di Alberobello, uno dei luoghi che ama ricordare spesso, perché ha trascorso in Puglia gli anni di militare in Marina. Non stavo nella pelle all’idea di coronare un piccolo sogno. Il centro della città è costellato di piccoli e grandi trulli dall’aspetto magico e un po’ turistico. Basta salire le scalinate – che guidano a tetti piani – per osservare la loro bellezza dall’alto.
La spiaggia è deserta. La stagione è finita ma qualcuno prende il sole e si dedica a passeggiate lungo la battigia. L’acqua è fredda e si distende all’orizzonte con mille sfumature di blu. Nel pomeriggio passeggiamo per le eleganti vie del centro di LECCE. Visitiamo la cattedrale di Santa Maria Assunta e assaggiamo caldi pasticciotti alla crema di limone.
L’ultimo giorno saltiamo letteralmente da un posto all’altro per beneficiare delle poche ore che rimangono a nostra disposizione e così facciamo un pit-stop nella piccola cittadina di Cisternino. Proseguiamo in direzione di Polignano a Mare per osservare la splendida città arroccata su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare. Lo spettacolo è a dir poco mozzafiato e il Mare Adriatico “blu dipinto di blu” si materializza davanti ai nostri occhi mentre i bagnanti si godono gli ultimi giorni d’estate nell’acqua cristallina. Passeggiando nelle viuzzole è facile imbattersi in poesie scritte sui muri, sulle scale e sulle porte delle case in un’atmosfera d’altri tempi che ci rapisce.
Dopo il pranzo vicino al porto di San Vito, ci dirigiamo a Bari per una fugace visita. La camminata costeggia il mare e il centro è concentrato in un dipanarsi di piccole vie sulle quali la quotidianità degli abitanti si affaccia senza troppo riserbo. La tv rimbomba ad alto volume, il profumo dei panni stesi aleggia nell’aria e il rumore dei motorini serpeggia lungo le vie. Gli anziani parlano in dialetto raccolti al tavolo di un bar mentre le signore del posto preparano orecchiette fresche dalle svariate forme.
Il castello Normanno Svevo guarda alla Cattedrale di San Sabino che, maestosa, fa capolino tra le vecchie abitazioni. Ci fermiamo ad osservare la Basilica di San Nicola che austera splende illuminata dal sole pomeridiano e poi un’ultima passeggiata lungo il porto, prima di salutare questa terra traboccante di cose buone e posti splendidi che ci ha ammaliati con la sua bellezza.
Questo viaggio in puglia senza la mia presenza è un disonore.
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