Non so bene cosa mi aspettassi da tutte queste novità. Forse un pò troppo.A testa in giù guardo le cose che accadono senza poter scegliere quale direzione debbano prendere.
Fisso, senza tregua, un punto nel vuoto davanti a me e credo di concentrarmi abbastanza da poter scovare in esso ciò che di più simile ad una risposta esaustiva – io – conosca. Poggio solidamente i piedi su una barca che affonda lentamente e osservo sfiorare una tragica tragedia – traducibile in sconfitta. La mia o quella di chiunque altro.
Tengo ancora stretta tra le mani la lista dei miei desideri. E’ stropicciata. L’ho stretta con forza, troppa forza. Piegata accuratamente, la ripongo nella tasca dei miei jeans slavati. Non ho abbastanza tempo per fare tutto ciò che vorrei. Mi chiedo chi lo abbia? La mano nell’altra tasca tira fuori una banconota e così, scopro perchè non vedo più solo il mio regolare ecosistema.