Quando ero adolescente andavo matto per i Manga e quando, grazie ad un’amica, ho scoperto i libri di Banana Yoshimoto ho subito percepito una completa connessione con l’universo Giapponese fatto di silenzi, inchini e una visionaria fantasia. La scorsa estate ho deciso di riprendere in mano uno dei miei preferiti: Tsugumi.
“Maria è una tranquilla adolescente abituata ad una vita semplice in una città di mare, a rendere irresistibili le sue giornate estive ci pensa sua cugina Tsugumi, una complicata ragazzina dalla salute cagionevole. Dopo numerose stagioni passate ad aiutare gli zii nella pensione di famiglia, Maria si trasferisce a Tokyo per seguire la madre e il compagno della donna. In lei permane la mancanza delle serate estive lontano dal traffico della città trascorse a passeggiare con il cane Pochi, in compagnia delle cugine e di Kyouchi. L’estate successiva la locanda degli Yamamoto, sta per chiudere e così all’improvviso Marie, Tsugumi e Yoko sentono di dover vivere al massimo l’ultima estate nel vecchio paesino di mare. Intanto, Tsugumi non rinuncia mai a escogitare nuovi metodi per attirare l’attenzione su di se. Tra lettere inviate dagli spiriti, il rapimento di un ragazzino, la febbricitante giacenza in ospedale e le dichiarazioni d’amore, Tsugumi, occuperà i pensieri dei suoi familiari e il cuore di Marie. Divisa tra la nuova vita solitaria in una Metropoli e una ricca e avventurosa vita in provincia, Marie racconta i suoi ricordi e la complicità che la unisce alla temibile Tsugumi, con una forza sovrumana e una salute traballante.”
Pubblicato ad episodi nell’edizione Giapponese di Marie Claire, “Tsugumi” viene pubblicato in edizione completa nel 1989. Se pur scanzonata la storia di Banana Yoshimoto è evocativa e cerca di delineare i rapporti complicati intessuti tra adolescenti. La Yoshimoto abbandona i morti, consueti nei suoi libri, concentrandosi sui caratteri della giovinezza, della sofferenza procurata dalla malattia e ci incanta con i ricordi che fanno capolino tra la salsedine e la cantilena dei grilli nelle ndimenticabili sere d’estate sulle spiagge giapponesi.
Edizione Italiana / Feltrinelli
English Version / When I was a teenager I was crazy about Manga and when, thanks to a friend, I discovered books by Banana Yoshimoto I immediately felt a complete connection with the Japanese universe made of silence, bows and a visionary imagination. Last summer I decided to take up one of my favorites: Tsugumi.
“Maria is a quiet teenager accustomed to a simple life in a seaside town, is her coursin Tsugumi, a complicated girl from poor health, to makes her summer days irresistible.
After several seasons past to help his aunt and uncle in the family hotel, Maria moved to Tokyo to follow her mother and her companion. In her there is still a lack of summer evenings spent away from the traffic of the city for a walk with the dog, in the company of her cousins and Kyouchi. Suddenly, the following summer the inn of Yamamoto is about to close so Maria, Tsugumi and Yoko feel they have to live up to last summer in the old seaside village. Meanwhile, Tsugumi never gives up to devise new methods to attract attention to herself. Among the letters sent by the spirits, the kidnapping of a young boy, the feverish stock in the hospital and declarations of love, Tsugumi, will occupy the thoughts of his family and the heart of Maria. Divided between the new solitary life in a metropolis and a rich and adventurous life in the province, Maria recall her memories and the friendship that unites her to the terrible Tsugumi, a girl with superhuman strength and a shaky health.”
Published in episodes into the Japanese edition of Marie Claire, “Tsugumi” is finally published in 1989. Though light-hearted story of Banana Yoshimoto is evocative and tries to outline the complicated relationships woven between teenagers. Yoshimoto abandons the dead, usual in her books, focusing on the youth character, the misery visited by the disease and enchants us with memories that peek out between the salt and the sing-song of crickets in the unforgettable summer evenings on the japanese beaches.
English Edition: Faber and Faber