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RUSSIA | ST PETERSBURG | СAHKT-ПETEPбYPR

Passato il capodanno i Russi continuano a festeggiare e noi ci spostiamo a San Pietroburgo. Anche qui sono in pochissimi a parlare inglese infatti abbiamo subito difficoltà a comprare il biglietto per la metro ma almeno le indicazioni, questa volta, sono bilingue.

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02.01.2018 Ad un primo sguardo sull’affollatissima Navinsky Prospekt, arteria centrale della città, si ha subito l’impressione di essere in un luogo dalla forte contaminazione Europea. Locali e viaggiatori sembrano amare questa via ricca di negozi e ristoranti, frequentatissima a tutte le ore del giorno. Benché il vento freddo continui a sferzare con determinazione, della neve c’è un abbozzato ricordo solo nei giardini dove continua a sciogliersi lentamente per unirsi alle pozzanghere lasciate dalla pioggia. Il nostro Hotel dall’aspetto un un po’ attempato è situato sulla strada principale e apprendiamo subito di poterla girare comodamente a piedi.

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La prima doverosa tappa è sicuramente l’ampia Piazza del Palazzo, appare immensa e incredibile. Affacciato su di essa c’è il Palazzo d’Inverno che con i suoi colori bianco, turchese e oro, ospita un’ala importante del celebre museo Hermitage. Le ampie stanze del museo ci lasciano a bocca aperta. La fastosità dell’edificio è frutto del sorprendente lavoro dell’architetto Italiano Bartolomeo Rastrelli. E benché siamo abituati a musei come Uffizi, Louvre e altri è davvero facile rimanere ammaliati da tanta storica bellezza raccolta in un unico luogo. 

Ci dirigiamo in direzione dell’Isola Vasil’evskji, una vecchia area commerciale ricca di viuzzole e palazzi dai colori pastello che si affacciano sulla Neva; apparentemente deserta conserva la sua anima nel vecchio centro dove si trovano ristoranti, negozi e l’affascinante Cattedrale di Sant’Andrea color rosa confetto. In una delle vie laterali ci si può imbattere in un vecchio edificio dall’aspetto Liberty, la Farmacia del Dottor Perlja fornitore dello Zar fino al 1971. Sul fare della sera passeggiamo lungo la Neva, il freddo è intenso ma lo è ancora di più la romantica atmosfera della città vista dall’altro lato del canale. Le luci e i colori delle numerose chiese illuminate dalla tiepida luce della prematura luna invernale sono splendide. 

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La mattina seguente visitiamo la sontuosa Cattedrale di San Isacco e ci spingiamo fino alla sua cima dalla quale si gode una vista suggestiva sull’intera città. Le imponenti colonne che ci circondano, la leggera nebbia e il cielo bianco si scontrano con un panorama di tetti dai toni monocromi del bianco e del grigio. La lunga camminata tra vecchi palazzi fatiscenti ed eleganti abitazioni d’altri tempi ci hanno messo una gran fame.  Per pranzo scegliamo un deliziosissimo ristorante Georgiano: Hochu Harcho, nel quale assaggiamo un sacco di pietanze squisite. 

05.01.2018 La bellissima Chiesa di Kazaan abbraccia l’ampia piazza che costeggia Navinsky Prospekt, al suo interno troviamo come sempre un’orda di fedeli intenti a pregare, ad accendere candele votive e a pagare omaggio ai numerosi santi. Ci spingiamo verso la Mojka, una passeggiata romantica che costeggia il fiume e ci consente di attraversare il ponte blu, il ponte dei due leoni e il ponte dei baci. In un giro di viuzzole approdiamo così alla Cattedrale di San Nicola dei Marinai, luogo di ritrovo per i marinai che un tempo abitavano la zona. E come se non fosse abbastanza visitiamo la Cattedrale della Trinità, la più grande dopo quella di San Isacco, che vanta ben cinque cupole blu decorate con numerose stelle dorate. Ai piedi della cattedrale c’è un mercato dove è possibile acquistare colbacchi di pelliccia russa e altre chincaglierie a prezzi vantaggiosi.

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Nel pomeriggio il cielo si scurisce ma la fitta nebbia dona un’atmosfera lunare alla città. La Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato è in ristrutturazione ma parte delle sue cupole multicolore risplendono al tramonto. Se l’esterno rappresenta un’eccellenza di architettura Neorussa, il suo interno è un tripudio di mosaici. Poco distante dalla chiesa è situato il Museo Russo, dove ci perdiamo in un percorso storico pittorico dedicato all’arte locale.  La sera festeggiamo il 31esimo compleanno di Giovanni in un ristorante arredato come una casa un po’ kitsch. 

Il tempo a nostra disposizione sta quasi per terminare così ci dedichiamo all’acquisto di piccoli pensierini per i nostri amici e nonostante avremmo desiderato riportare a tutti una tipica matrioska, dato il costo, ripieghiamo su calamite e dolcetti tipici. Girelliamo per il Giardino d’Estate che è gelido e spoglio e poi passeggiamo per la zona della Fontanka, anch’essa ricca di chiese e monumenti.

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L’ultimo giorno la pioggia non ci da tregua e noi ci rifugiamo nel quartiere di Petrograd dove sorge la Fortezza di Pietro e Paolo che prende il nome dalla chiesa omonima. Creata per difendersi dall’attacco Svedesi, divenne poi una prigione politica. Il quartiere circostante conserva interessanti scorci Art Nouveau, teatri, giardino botanico e ristoranti alla moda, su di essi troneggia incontrata la guglia della cattedrale. 

07.01.2018 Durante la notte una leggera neve si è posata su tutta la città. Se pur il sole riscalda tiepidamente la mattina di San Pietroburgo, il vento è diventato polare. Passeggiamo per le vie ancora assonnate, osserviamo la città che si risveglia lentamente e ci spingiamo verso la Neva per osservare tutto il fascino di questo luogo. Quasi pronti per tornare a casa, si scaldiamo con un te caldo da Starbucks prima di montare sul taxi che ci porterà all’aeroporto. 

DA NON PERDERE:
  • Il Museo Russo.
  • Il fantastico Hermitage. Acquistate i biglietti in anticipo e visitatelo la mattina presto in modo da saltare l’estenuanti code.
  • La Fortezza.
  • Uno stop dedicato alla Farmacia del Dottor Perlja.
  • Il Museo Fabergè.
DOVE MANGIARE:
Se siete incerti su dove trovare un luogo dove ripararvi e dove gustare un buon pasto ecco qui, la nostra lista dei luoghi più trendy.
  • Craft Brew Cafè: In un ambiente Industrial-street potrete gustare ottimi burger & affini accompagnati da birra proveniente dal mondo.
  • KetchUp Burger: Deliziosi hamburger per tutti i gusti in un locale molto trendy con musica dal vivo.
  • Yarumen: Benché l’ambiente sia molto minimale qui si può gustare un ottimo ramen in perfetto stile Giapponese.
  • Hochu Harcho: Il luogo perfetto dove gustare ottimi piatti della cucina Georgiana. Design, cortesia e atmosfera perfetta per entrare in contatto con il cibo locale.
  • Biblioteka: Affacciato sulla Nevinsky Prospekt questo locale è super trendy e perfetto per colazione, pranzo, merenda e cena. 
  • Gosti: Arredato come un appartamento kitsch questo ristorante è davvero carino. Offre piatti di cucina Italiana e Georgiana.
CONSIGLI UTILI:
  • Nel dubbio chiedete aiuto ad un’agenzia di fiducia per il rilascio del vostro Visto Russo.
  • La città è grande ma se amate camminare potrete girarla a piedi. Se fa molto freddo sarà necessario utilizzare taxi, metro e altro.
  • Se siete viaggiatori LGBTQ non ci sono particolari pericoli a patto che non vi abbandoniate ad effusioni di alcun tipo (neanche minime).
  • Scegliete le guide Cartoville di Touring Club Italiano perché dispongono di mappe chiare e i luoghi d’interesse sono segnalati in italiano e cirillico.
  • A differenza dalle dicerie i Russi sono molto gentili e se possono cercano di aiutarti almeno a gesti. Tranne alla dogana, dove vi scruteranno intensamente.
  • Al di là di quello che si sente spesso dire, il costo della vita è assolutamente sostenibile.

 

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