Lasciamo Porto ma il viaggio continua alla scoperta di altre città del Portogallo. La nostra ultima tappa sarà Lisbona dalla quale riprenderemo l’aereo per tornare in Italia.
AVEIRO
Partiamo la mattina presto e approdiamo verso l’ora di pranzo nella piccolissima Aveiro. Una Venezia in miniatura che ospita gondole nei piccoli canali che attraversano l’intera cittadina. Dopo quattro passi nel folcloristico centro agghindato per l’estate con creazioni in maglia, troviamo un mercatino d’artigianato, un museo dedicato all’Art Nouveau e il posto perfetto dove mangiare. Il caldo cocente continua a decimare le nostre energie ma dopo una ricca abbuffata siamo pronti per ripartire alla volta della vicinissima Costa Nova.
COSTA NOVA
Qualche mese prima della partenza, tracciando la mappa del nostro road-trip, avevamo scoperto la piccola località di villeggiatura di Costa Nova che si affaccia sull’Oceano Atlantico ed è nota per le sue casette a schiera tinteggiate a righe colorate. I Palheiros furono inizialmente costruiti dai pescatori come magazzini dove conservare gli attrezzi da pesca ma – durante il 19° secolo – sempre più turisti affluivano sulle coste del Portogallo in cerca di relax, trasformando così Costa Nova in una località balneare. Seppur certi che non saremmo riusciti a fare il bagno nelle gelide acque dell’oceano, scegliamo di passare la notte in un tipico Palheiros.
Appena arrivati indossiamo il costume e andiamo sulla spiaggia per goderci il sole e il relax della costa. Dalla strada le splendide dune sabbiose limitano la vista dell’oceano ma un elegante ponticello in legno percorre l’intera lunghezza della spiaggia permettendoci di scegliere il punto migliore dal quale osservare le onde blu. Scegliamo una spiaggia libera e non affollata per assaporare la luce del sole che inizia ad affievolirsi per fare spazio alla sera.
Passeggiamo sulla spiaggia mentre il vento fresco smuove i granelli e le piante cresciute sulle dune. Arriviamo fino alle rocce dalle quali in lontananza è possibile vedere un altro centro abitato. La cittadina è piccola e nonostante sia Agosto, si capisce che sopravvive ad un successo datato. Gli edifici sono un po’ fatiscenti, i ristoranti sono pochissimi e l’unica cosa rimasta intatta sono proprio i Palheiros. Cercavamo un po’ di relax lontano dalla città e questo è il posto perfetto per osservare la vita dei portoghesi senza troppe distrazioni.
La mattina seguente non possiamo fare a meno di tornare sulla spiaggia e di godercela ancora un pò. Il silenzio è interrotto solo dalle onde che si infrangono sulla battigia e da tiepidi rumori in lontananza. Alcuni bambini giocano nell’acqua. Vorremmo rimanere di più – comodamente seduti sulla sabbia ad osservare il mare – ma la nostra prossima meta ci attende e così ci dirigiamo verso Coimbra.
COIMBRA
Coimbra è una città universitaria ed è proprio l’antica università di Coimbra e la sua maestosa Biblioteca Joanina ad attrarci. Appena arrivati ci mettiamo in fila per fare i biglietti. L’attesa è piuttosto lunga così gustiamo un rinfrescante frozen yogurt da Weeel. Entrati nel cortile ci troviamo avvolti da eleganti edifici: la Gerais, la Capela de Sao Miguel, le numerose Sale dedicate alle varie discipline e la biblioteca. La biblioteca barocca, costruita nel 18° secolo in onore del re Giovanni V, è composta da eleganti scaffalature in legno che raggiungono i grandi soffitti, intorno a noi solo un’enorme distesa di libri impilati ordinatamente. In essa sono conservati 250.000 volumi che spaziano dalla medicina alla filosofia.
Trascorreremo una notte anche qui e così la sera, anche se il cielo è grigio e promette pioggia, noi ci addentriamo nel centro città per scoprire la via principale sulla quale si affacciano negozi e ristoranti. Questa volta, invece di scegliere un ristorante contemporaneo e alla moda, ci fermiamo in una viuzzola dove avvistiamo una vecchia trattoria tipica Portoghese che serve prelibatezze locali. Seduti ad un tavolo antiquato, ceniamo mentre ascoltiamo i rumori della città in composto fermento.
Il giorno seguente ripartiamo con l’ultimo stop prima di raggiungere Lisbona.
CABO DA ROCA
Il lungo viaggio che ci divide dalla nostra meta è davvero affascinante. Percorriamo strade che guardano la costa dall’alto e passiamo oltre colline verdi, vecchie casette e ville lussuose. Ad attenderci un chiaro sole estivo che batte sulla scogliera di Cabo Da Roca. Insieme a una folla di turisti ci spingiamo oltre la staccionata per scattare la foto perfetta. Il faro troneggia sulla scogliera mentre, dall’altro capo, un’obelisco segna il punto più occidentale del continente europeo. Intanto il tempo muta così velocemente che i nuvoloni grigi arrivano pronti a far pioggia. Così saltiamo in auto per tornare alla prima e ultima tappa di questo viaggio: Lisbona.
LISBONA
Siamo pronti a trascorrere gli ultimi due giorni in città prima della partenza. Prima di entrare in città e riconsegnare la macchina ci fermiamo al Parque das Nações, costruito nel 1998 per l’Expo ed oggi un parco che ospita l’Oceanario de Lisboa, la Torre Vasco da Gama e una splendida vista sul ponte omonimo più lungo d’Europa. Il ponte Vasco da Gama si staglia all’orizzonte con un profilo minimalista che si perde lungo il fiume Tago.
Giovanni si fa coraggio e ordina finalmente una Francesinha, una rivisitazione di Oporto della ricetta francese del Croque Monsier, ma con una extra-dose di tutto al suo interno.
Questa volta il nostro appartamento è situato nel cuore dell’Alfama, a due passi dai ristoranti e dal Miradouro di Santa Lucia. Scattate un paio di foto al tramonto con le sfumature del viola e del rosa, osserviamo il sole scendere all’orizzonte mentre le luci si accendono nelle case che guardano il fiume. I vividi colori del giorno si spengono lentamente e con sensuale eleganza sentiamo la città animarsi.
La sera ci fermiamo a mangiare ai piedi della Sè, in un ristorante raccolto dove musicisti di strada improvvisano qualche canzone celebre. L’aria è più fresca e passeggiare per la città non è mai stato così piacevole. Per l’ultimo giorno avevamo programmato una visita allo splendido Parco e Fondazione Gulbekian. L’imperdibile museo – che ospita arte islamica, orientale e opere della civiltà egizia, greca e romana – è situato nel cuore di un parco verdeggiante, ricco di laghetti, sculture ed animali. Nello stesso spazio è situato anche un museo di arte contemporanea, spesso dedicato a famosi artisti portoghesi. In una sorta di paradiso terreste, la gente del posto legge comodamente seduta ai piedi di un albero mentre piccoli anatroccoli giocano nel laghetto. Le anatre stanno comodamente sedute al sole osservate da bambini e passanti curiosi.
Dieci lunghi giorni e circa 11 tappe per scoprire la regione del Nord, quella del Centro e la regione di Lisboa. In un batter d’occhio stiamo già preparando i nostri bagagli per tornare a casa. Si trattava di un viaggio insolito per noi che preferiamo fuggire al fresco d’estate ma, senza dubbio, un viaggio ricco di scoperte interessanti, di saudade, di luoghi dimenticati dal tempo ma indimenticabili – rimasti intatti nella loro splendida bellezza ad un passo dall’oceano o nel cuore pulsante del Portogallo.
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