MI PRESENTO I MIEI
Meet My Relatives
Qualche sera fa ricevo una telefonata da mia sorella che mi propone di far visita agli zii insieme a lei e a suo marito. Per quanto turbato all’idea, mi dissi che non sarebbe stato affatto male farsi vivo dopo dieci anni in una casa che avevo visto solo un paio di volte in tutta la mia vita.
E così eccomi lì – un pò meno di impeccabile – davanti a quell’imponente porta sul benessere. 5 scalini, 2 saluti e qualche imbarazzo indentificativo dopo – eravamo seduti intorno ad un tavolo, sul quale centro stavano dei pasticcini – proprio come il the delle 5 a Londra. Cosa che a casa mia è semplicemente il ricco spuntino pre-cena.
Il problema di far visita a dei totali sconosciuti che chiami zii, solo perchè non conosci (quasi) i loro nomi e non sai in quale altro modo chiamarli, è dover raccontare loro cose interessanti senza correre il rischio di sembrare artefatto ma anche di non sabrare un totale deficiente.
E’ come un’appuntamento al buio, solo che le menzogne non le puoi proprio raccontare perchè tua nonna gli racconta sempre tutto…solo che loro non sanno più distinguere chi ha fatto cosa – ma sanno ogni dannato avvenimeto, sconfitta morale, viaggio turistico o altro.
Quello che mi aspettavo di meno era trovare lì anche mia cugina. Vista, si e no – nel 1995 – l’ultima volta e con la quale non c’è mai stato un grandioso rapporto, ne un tentativo di rincongiungimento – nell’età adulta.
E così, preso alla sprovvista – ti inventi 10 buone cazzate sulle quali intavolare un’intera discussione. Intanto scopro, mio malgrado, che la mia timidezza sta sfociando in demenza acuta. Mi trovo a fare battutine poco esilaranti e rischiosamente ripetitive. pausa, pausa pausa – vado nel panico….
Insomma, manco ti conosco come posso raccontarti la mia vita tralasciando le parti più imbarazzanti? bhe, non è così importante tralsciare quando un attacco di panico in piena regola ti riga la fronte di sudore e ti colora la faccia di rosso porpora.
Un paio di respiri profondi e la calma torna ad acquitare la mente e il corpo. – conto fino 500 e sono fuori di lì.
Cosa ho imparato? Mai far visita ai parenti dopo troppo tempo che non li vedi – una telefonata ogni tanto può di gran lunga bastare!
o dio…sentivo l\’ansia addosso mentre leggevo…ste situazioni sono troppo imbarazzanti e sono le classiche in cui fai quelle figure terribili..in cui dici tutto,tranne quello che andrebbe detto i quel momento…mi sa che seguirò il tuo consiglio…non andrò a fare visita ai "parenti nascosti"…(il mio nuovo film horror!)…
bacio ^_*