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UK | LONDON AGAIN 2008

Sono sopravvissuto al volo aereeo, alla mancanza di 90210 e anche alla vostra, per questo sono qui a raccontarvi i miei sei giorni Londinesi. 

LONDON AGAIN 2008

Una notte in stazione, un volo aereo e un ora di pullman più tardi siamo finalmente arrivati a Londra. Non ci metto molto a percepire la sensazione di essere in pausa per un giro in centro, perché sono passati solo pochi mesi da quando ci sono stato con Leo. Tutto è esattamente come lo avevo lasciato. Tranne io e le mie compagne di viaggio, Marty & Pera.
DAY #01Facciamo colazione a Starbucks per ritemprarci dalla lunga notte insonne e dopo un riposino pomeridiano ci mettiamo subito in moto per visitare la città, così passiamo dal British Museum al Museo del Cartone Animato per fermarci nuovamente per la pausa pranzo. Niente di meglio di un tipico pub inglese accompagnato da Birra, Coca-cola e un paninozzo con terribili salse e salsine.
Ci godiamo il pomeriggio soleggiato e ci dirigiamo a Oxford Street per fare un po’ di shopping tra i soliti-non-più-tanto-economici H&M, Urban Outfitters, UNIQLO, TopShop/TopMan, Bershka e American Apparel. Ma prima di iniziare il giro di negozi scorgo tra la folla un volto noto, quello di Michael Rosembaum il terribile Lex Lutor di Smallville – così avverto Marty e Pera e, con la solita faccia tosta, tamburello con le dita la sua spalla, gli chiedo una foto. E taadaan, ennesimo avvistamento VIP. Lui è gentile e anche particolarmente bono e non esita a posare con noi.
Sul far della sera e con le mani semi vuote, ci dirigiamo verso Soho per cercare un posto per cena. Indecisi scegliamo PIZZA EXPRESSdove suonano live-jazz ma solo per chi paga doppio. Mangiamo una quasi-pizza del femigerato Chef Theo Randall in un’atmosfera molto elegante. Non il top ma pur sempre pizza.  Usciti dal ristorante andiamo diretti al BlowUp-Metrodove suonano musica indie e si balla elettronica.
DAY #02 La prima tappa della mattina è Camden Town. Non mancano negozi e stramberie per intrattenerci. Vorrei comprare tutto ma preferisco aspettare e risparmiare. Avevo letto di un ristorante di cibo organico nella zona e andiamo in cerca di INSPIRAL, un ristor-ganico con l’atmosfera tipica di ogni locale londinese, ci sono persone che mangiano, altre che studiano e qualcuno che gira nel web. Mangiamo diversi tipi di pasta vegana e ci rilassiamo con la musica new-age.
Girelliamo per il mercato di Camden e ci fermiamo alla Proud Galleryper vedere la mostra “Forever 27” dedicata ad artisti morti a 27 anni. Poi ci dirigiamo alla National Gallery Portrait. Saltiamo su un bus e arriviamo al Big Ben – per qualche scatto al tramonto, ed infine torniamo in camera per prepararci per la serata.
DAY #03 Con una flemma devastante ci svegliamo. Ordiniamo cappuccino, muffin e brownies da Starbucks e lo consumiamo seduti su morbide poltrone di pelle. Siamo a Notting Hill per goderci il mercatino di Portobello Road, ma la pioggia ci coglie impreparati e ci rifugiamo da UKAI un ristorante giapponese dal rigoroso look nero e nipponico. Ottima atmosfera, alto il prezzo ma gustoso il pranzetto. Torniamo nuovamente in hotel per fare la doccia e cambiar look.
Il sabato sera ci aspetta il concerto di Sam Sparro. Allo Shepperd Bush Empire, c’è la calca tra ragazze canterine e gayoselli con camicie a quadrettoni in flanella. Sam si fa attendere a lungo e quando sale sul palco si rivela un pò delundente. Appreziamo di più le note della cantante black “MPHO“, guest e apri-concerto. Qualche sedia dietro la mia c’è un simil principino d’inghilterra che sembra fissarmi, ma ovviamente io mi limito solo ad essere imbarazzato.
Appena usciti girelliamo in cerca di un posto dove mangiare, ma è tardi e solo FRIDAYS e le disco sono aperte. Quindi vada per un costosissimo Hamburger e patatine da “Venerdì” il Sabato notte. Per fortuna i camerieri li reclutano ben piazzati, cosmopoliti e rigorosamente extra-hot.
DAY #04 Dopo pioggerella e sole non poteva mancare un’intensa scrosciata d’acqua, peccato che noi avessimo scelto di vedere Buckingham Palace. Tra una mantellina, un ombrellino e litri e litri di pioggia cerchiamo rifugio alla National Gallery, dove ci dividiamo per risparmiare tempo ed energie dedicando maggiore attenzione alle opere che ognuno di noi preferisce. Peccato che io e Pera ci troviamo d’accordo sullo charme di un fascinosissimo ragazzo moro, con la pella olivastra, occhi asiatici, labbra carnose e un total look nero.  Finiamo per seguire lui invece che la guida.
Ci arrendiamo e ritroviamo Marty giusto in tempo per l’ora di pranzo. Questa volta scegliamo Pret-A-Mangere tramezzini vegetariani, ma il mio tentativo di mangiar sano appare inutile come le mie ritrovate macchie rosse sul viso. E’ arrivato il momento di visitare Convent Garden e i suoi negozi firmati, e Carnaby Street con i suoi shop-indipendenti e vintage.
Finalmente con un pò di buste in mano andiamo a Soho per cenare. Mangiamo da un Kebabbaro che cucina menù italiani ed è frequentato dai Gays. Ci concediamo anche una bevuta analcolica in un Pub nei dintorni, ma siamo esausti e ci rifugiamo sotto le coperte.
DAY #05 Il giorno seguente montiamo in metropolitana e, ad un passo da noi, scoviamo il misterioso bonazzo che ama il nero. Durante tutto il viaggio abbiamo modo di capire che è palesemente gay ed è anche un 18enne in gita con la scuola. Un vero peccato!
Facciamo visita al Tower Bridge e qualche foto più tardi montiamo su un Bus diretto alla Tate Modern. Girelliamo tra le opere, alcune controverse, e mi fermo a disegnare attirando l’attenzione di un gruppo di ragazzine. Più tardi visitiamo i grandi negozi indipendenti e il famigerato Globe, teatro di Shakespeare.
Non lontano dalla TATE MODERN scopriamo l’esistenza di AMANO, un ristorante che prepara cucina italiana Doc. Ne rimaniamo entusiasti e mangeremmo ancora se non fossimo sazi.  Le ultime ore incalzano e quindi come promesso alla Nonna, visito MADAME TUSSEUD e ci facciamo un sacco di foto con le cere delle star. Un paio d’ore più tardi torniamo a Oxford Street per fare gli ultimi acquisti.
DAY #06E’ arrivato il momento di partire. Facciamo i bagagli e l’ultimo giro in centro città.
Lasciamo la nostra dimora londinese, riavvolgiamo il tempo e ci prepariamo a tornare a casa.
VIDEO ON AIR: “Skeef (Acustic)” by MPHO

 

7 commenti su “UK | LONDON AGAIN 2008”

  1. Ciao ciao Mike! Ben tornato in Italy…ovviamente mi sei mancato tantissimo! Londra ti riserva sempre tante sorprese a quanto pare…e tu sei troppo gentleman per coglierle ahahah 😀 skerzo stordi!
    Spero che in privato mi racconterai quello che non hai potuto scrivere nel blog :Pprrrr
    E\’ sempre un piacere leggerti!
    Bye Bye London Boy,Kissssss!!!

  2. Mitico Miky ma come fai a ricordare tutto…hai trovato anche MPHO…sei sempre il meglio,niente dubbi…sai che sono stata stra-bene a LONDRA e questo è tutto merito tuo…e di quella posseduta di Martha…vi voglio bbeeene davvero,è stata una specie di gita post-maturita\’ che ci mancava,ma io ci sarei rimasta proprio a vivere…e quanti bbbonazzi c\’erano Mikyyyy ti dovevi buttare pero\’col principinooooooooooooo…uff!!!Vabbè ti auguro di trovare prestissimo il TRUE LOVE che aspetti,nn è mai detta l\’ultima parola ma se tardasse ad arrivare non trattenerti ai piacevoli richiami HOT SEX…lanciatiiiiiiiiiiiiiiiiiii e tutto sara\’piu\’facile,poi magari di principino trovi una principessa che ti fa\’perdere la testa…mai dire mai no??Mille baci …io ancora cerco FROM ZERO TO THE TOP…ma nulla!!SIGH

  3. io amo Lex Lutor!!!!!!!!!Lo amo lo amo lo amo!!!!! *_*♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥Principesso, sono felice di leggere che il viaggio é andato bene..ora mi vado a vedere le foto e vi kisso tanto!!!

  4. Partirei con urlare a Indaco "Ma tu sei PaZZa!?" Te lo vedi Miki ETERO?? Ma che orrore! Sarebbe un colpo troppo grosso per me! Perderei il mio grande WEB TRUE LOVE nonchè una delle mie punte preferite di espressione gaia che fin ad ora abbia mai incontrato! Indi.. non diciamo sciocchezze darling!
    E ora passo a te.. mio dolcissimo cuore di cioccolato caramellato che non sei altro! Quanto avre voluto essere lì con te. Me lo sono gustato molto questo post perchè ho voluto prorio immedesimarmi e cercare di immaginarmi con voi lì a bazzicare per la Mitica London City.
    Son contento di leggere un bel resoconto di quella che si può benissimo definire una fuga dalla stressante realtà piattista che ormai ti attanaglia giornalmente. Penso sia stato un tocca sana per te e per la tua pelle che continua a lanciarti segnali di DangeR! Sei troppo stressato amorignolo mio!
    E poi, cosa mi fai leggere? Un dolce principino voleva sfilarti la scarpetta e te te la sei tenuta stretta come se fosse l\’ultimo paio di Jimmy Choo in saldo?? Mannaggia a te! Ho in mente un nuovo motto per te.. OSARE, SEMPRE E COMUNQUE!
    Quindi ora che sei tornato alla vita normale impara e attivati! A presto amore!
     
    P.S.: Carlos le tue capacità esplicative mi hanno devastato! Sono commosso!
     
    Baci Miki ^^ I love thee

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