Incerto all’idea di tornare a Londra su un volo solitario, temporeggio fino a quando Corinna mi scrive per dirmi che lei e Riccardo sono pronti per una toccata e fuga nella capitale Inglese per fare visita a Gio. Entusiasta preparo nuovamente il bagaglio e attendo con ansia la ri-partenza.
Cori aveva pianificato tutto: la visita ad una chiesa a cielo aperto, una colazione speciale, un salto nei luoghi di Harry Potter e molto altro. Così, anche questa volta, il week-end si prospettava entusiasmante e ricco di novità.
Arriviamo a Gatwick nel tardo pomeriggio, ad attenderci il treno veloce diretto in città. A Victoria Station ci aspetta Gio che non vedo da ben due settimane – e l’entusiasmo è incontenibile. Girelliamo in città mentre aspettiamo che Riccardo arrivi dall’aeroporto di Luton e poi andiamo da Wagamama per una cena a base di noodles. A tarda sera, soddisfatti, ci trasciniamo faticosamente a Brixton per riposarci dalla lunga giornata.
La mattina seguente ci alziamo molto presto per fare colazione allo
Sky Garden. La città è ancora semi-deserta e noi passeggiamo nelle ampie strade illuminate dal tipico nuvoloso pallore inglese.
Con una prenotazione anticipata di alcune settimane, Cori ci ha riservato una colazione in questo giardino botanico al 155esimo piano del 20 Fenchurch Street. Una vista mozzafiato e un serra pensile dalla rigogliosa vegetazione ci circondano mentre noi gustiamo cappuccino, caffè e una varietà di dolci tipicamente British. In dotazione ad ogni tavolo, si possono trovare soffici ed eleganti coperte in lana per ripararsi in caso di freddo. A pochi passi da noi l’Observer Dock: una terrazza trasparente sospesa nel vuoto che permette di vedere lo Shard nella sua intera bellezza.
Scattate un numero considerevole di fotografie scendiamo per dirigerci al
Leadenhall Market, un vecchio mercato vittoriano costruito nel 1881, celebre per essere diventato Diagon Halley nell’adattamento cinematografico di
Harry Potter.
Nel deserto del sabato Mattina girelliamo tra i negozi ancora chiusi, immergendosi nelle celebri atmosfere del
maghetto più famoso. Non lontano sorgono le eleganti rovine della
St.Dunstan-in-the-East Church. Bombardata durante la seconda guerra mondiale, adesso è diventato un giardino pubblico nel cuore della city. Il campanile troneggia sul giardino attorniato da grandi mura con ampi archi dall’influenza gotico-medievale. Anche qui troviamo un sereno silenzio, così seduti sulle panchine in legno osserviamo il cielo ed i grattacieli che svettano sopra la nostra testa.
Proseguiamo verso il
London Bridge per visitare la
Wapping-river sulla quale si affacciano alcuni pub, un porticciolo per le navi e nuovissimi appartamenti per i ricchi. Passeggiamo a lungo oltrepassando lo
Shad Thames e i suoi giardinetti per riposarci in riva al
Tamigi.
Dopo le ore rilassanti alla scoperta della Londra meno battuta, ci dirigiamo al
Maltby Street Market per un pranzo tardivo. Super-trendy al momento, Maltby è una lunga e stretta via dove si affacciano vecchi negozi di antiquariato/usato e locali.
Inoltre, nella tipica tradizione inglese, numerosi banchi servono street-food dai gusti più svariati. Se noi ci fermiamo da “
The Cheese Truck” per ordinare semplici toast ripieni di formaggio cheddar in dosi astronomiche, cipolle e burro, Riccardo e Corinna preferiscono la fila per gustare un panino straboccante di carne. Come tutti gli altri troviamo posto in strada. Il sole si è fatto spazio tra le nuvole e così ci gustiamo il nostro pranzo on the road.
Tra le tante offerte di cibo, io avevo adocchiato – con estremo desiderio – un invitate piatto di Waffle con frutta, sciroppo e panna. Quindi ingurgitati i nostri toast facciamo marcia indietro per ordinare Waffle. Colesterolo a parte, il mercato di Maltby street si rivela una tappa estremamente interessante e deliziosamente
hype. Nel tardo pomeriggio passeggiamo lungo il Tamigi verso l’elegante cattedrale di
Saint Paul.
La domenica Gio ed io facciamo colazione da Starbucks e ci godiamo la calma di Brixton.
Più tardi riscontriamo Cori e Riccardo per una passeggiata a Shoredtich e sfruttiamo le poche ore rimaste a disposizione per goderci la compagnia di Priscyllino. Nel primo pomeriggio devo salutare nuovamente Gio a malincuore.
Saliamo su un treno per Gatwick pronti a tornare a casa. Io intanto attendo con ansia la fine del mese per tornare e “ritirare” Priscillyno per riportarlo a casa.
To be continued….
Leggi gli Appunti di Viaggio #1 e #2