Rimaniamo in Sassonia per trascorrere gli ultimi giorni di vacanza in Germania e ci muoviamo su un treno diretto a Dresda.
Nonostante la sua travagliata storia di incendi, bombardamenti e distruzione, Dresda ha il solito aspetto elegante e ordinato tipico delle città tedesche. La luce del sole splende per le vie restaurate del centro e ovviamente, posati i bagagli, noi ci mettiamo subito a curiosare nei dintorni.
Senza una particolare meta attraversiamo stradine colorate, passeggiamo tra i tavoli apparecchiati dei ristoranti e ci troviamo nella grande piazza che ospita la maestosa Frauenkirche con la sua architettura d’ispirazione italiana.

A pochi passi da qui, la Bruhl’s Terrace – attorniata dai musei – guarda scorrere il fiume Elba e osserva placida l’altra sponda della città. Si intravedono le guglie acuminate delle chiese e la cima appuntita della Cattedrale della Santissima Trinità. Se la sua superficie esterna – annerita dallo smog – le dona un aspetto misterioso, il suo luminoso interno barocco la fa splendere come illuminata da un’aurea spirituale.
Voltando le spalle alla chiesa è possibile osservare il meraviglioso murale Fürstenzug che – composto da 23.000 maioliche di porcellana e raffigurante il corteo dei principi – si dipana per alcuni metri.
Il cielo inizia a dipingersi con i toni caldi del tramonto, mentre noi ci addentriamo nei sontuosi giardini del museo Zwinger. Tra fontane, cupole e scalinate osserviamo questo elegante palazzo in tutta la sua regale bellezza all’ora del tramonto. La sera ceniamo ai tavoli di Burgerei per gustare un ottimo hamburger.

Il mattino seguente il cielo è cupo e la pioggia ci terrà compagnia per gran parte della giornata, quindi non ci resta altro da fare se non rifugiarci nei musei. Visitiamo le sorprendenti stanze dell’Albertinum che, in un mix di spazi minimali e classici, ospitano arte moderna e contemporanea.
La pioggia non sembra intenzionata a smettere, ma noi – in barba al cattivo tempo – raggiungiamo l’altro lato del fiume per pranzare da Vegan House, scattare qualche foto al Kunstofpassage – una pittoresca corte piena di installazioni artistiche e negozietti unici nel loro genere – e per passeggiare tra le strade hipster della città, dove si alternano palazzi residenziali, giardinetti e café. I graffiti sono sparsi su molti palazzi della zona, quindi continuiamo a camminare con il naso all’insù.

Troviamo il tempo anche per addentare le squisite torte di Bioist Genuss, un café che serve buonissima pasticceria fatta in casa.
Raggiungiamo il Palazzo Giapponese per visitare una mostra molto suggestiva dedicata al ruolo della donna nella società moderna. E quando il sole spunta tra le nuvole, proseguiamo lungo l’Elba per osservare la città da Canaletto’s view – il punto esatto in cui Dresda ha ispirato l’opera pittorica dell’artista.

Trascorriamo le ultime ore osservando lo skyline della città, illuminato dalla luce dei lampioni, mangiando in un turistico – ma immancabile – Vapiano.
La mattina seguente partiremo in treno per una toccata-e-fuga a Meissen, prima di rientrare in Italia.
STOP PRECEDENTE < BERLINO & LIPSIA / MEISSEN > PROSSIMO STOP
INFO UTILI
SPOSTARSI: Per spostarsi da Lipsia a Dresda basta circa 1h di treno e 16€ con la compagnia nazionale BAHN.
DORMIRE: Trascorrendo qui sono 3 giorni, abbiamo prenotato un hotel centrale, più comodo per spostarsi con tempi rilassati. Star G hotel
MANGIARE: In città ci sono buonissime backerei e numerosi ristoranti adatti a tutte le tasche. Il costo di una cena basica è generalmente intorno ai 20/25€ a testa.
VISITARE: Piccola ma stimolante, Dresda offre spunti interessanti sia a livello architettonico, storico e culturale, sia a livello di svaghi.