Come al solito impiliamo un vestito sopra l’altro. La difficoltà arriva quando necessita una cernita e tutto deve entrare in uno scomodissimo bagaglio a mano. Questa volta neanche la regola dell’outfit-già-pronto può aiutarci. Siamo in partenza per tre diverse tappe Francoforte, Stoccolma e Berlino – in questo esatto ordine disordinato. Il tutto per spendere meno.
FRANKFURT
Approdiamo a Francoforte nel primo pomeriggio e il tempo sembra già fare le bizze. L’atmosfera è quella tranquilla di una città viva senza ansie nè paturnie cosmopolite. Il nostro Hotel è a pochi passi dalla stazione e dal centro della città, dalla nostra camera vediamo un paio dei grattacieli più importanti della City.
Mangiamo Bagel e passeggiamo per le strade ricche di negozi e bar dove avvistiamo il nostro Starbucks di fiducia. Ci imbattiamo così nell’antica Katherinenkirche, nello Shopping District per famiglie e anche in quello tutto lustrini e griffe per i ricchi, che conserva un rigore tedesco nell’architettura un pò antica. Per cena ci assicuriamo un pasto ottimo da Vapiano e quando il cielo diventa scuro e l’aria si raffreda torniamo in Hotel.
Il giorno seguente è la pioggia a darci il buongiorno così dedichiamo la nostra intera giornata alla visita di Chiese e Musei. Facciamo tappa alla Goethe Haus, ricostruita fedelmente dopo la sua distruzione, alla Dom San Bartholomaus e nella caratteristica piazza di Romerberg, dove è nata la democrazia Germanica. Poi arriva la volta dell’arte Moderna al MMK che per i suoi primi 20 anni anni sfoggia Warhol, l’istallazione e la videoarte di Douglas Gordon. Passiamo alle illustrazioni ipnotiche e psichedeliche dell’artista nostrano Francesco Clemente al SCHRIN KUNSTHALLE ed approdiamo al PORTIKUS vecchia raffineria adibita ad Galleria d’Arte che sorge sul Meno.
Pranziamo a Noodles, Club Sandwich e Coca Cola e il terzo giorno ci sentiamo All Americans. Visitiamo il Westend che i francofoni chiamano MAINhattan. Sorgono qui i grattacieli più alti e gli edifici più innovativi. Nel pomeriggio attraversiamo il monumentale ponte Eiserner Stag e passeggiamo per la Museum Mile per visitare il Museum FurKommunikation tra giochi bambineschi, vecchi mezzi di comunicazione e di trasporto e una retrospettiva che associa l’arte pop di Andy Warhol e la musica di John Lennon. Così dopo una merenda a-la-francese da La Maison Du Pain visitiamo l’Historisches Museum.
La vista della città dalla nostra stanza è invidiabile, così complice la sveglia alle tre di notte, decidiamo di “rincasare” presto. Farci qualche scatto divertente e andare a nanna.
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