Dato che siamo a Gerusalemme, ci sembra doveroso visitare anche Betlemme perché perché fare un salto nella città dove è nato Gesù è sempre una buona idea.
Prendiamo un bus che da Gerusalemme attraversa un breve tratto e ci lascia in Palestina. Il bus si ferma prima dell’ingresso alla città a causa del check-in che impedisce il passaggio dei palestinesi tra i due territori, da sempre in conflitto.
Attraversiamo il centro che è fitto di mercanti lungo tutta l’arteria principale della città, sulla quale si affacciano abitazioni, palazzi fatiscenti e vecchie chiese. Numerose stradine si susseguono ed ospitano venditori ambulanti e gioiellerie.













La Chiesa della Natività, costruita su sulla famosa grotta, è elegante e luminosa all’esterno, più cupa e misteriosa all’interno. Essa sorge adiacente alla Piazza del Presepe ed entrambi rappresentano luoghi di culto per coloro che credono nelle parole della Bibbia.
Circumnavigando la città, per raggiungere la Barriera di Separazione, attraversiamo una lunga strada costellata di porte dai colori pastello. Decidiamo di fare la strada in autonomia però non riusciamo a vedere tutti i celebri graffiti di Banksy, come avremmo voluto. Avvistiamo solo Angels, i due angeli alati che cercano di dividere il muro. Non ci sentiamo sicurissimi nell’avventurarci da soli per altre strade.
Ma siamo così spericolati che rischiamo di attraversare il check-in dal loto predisposto per le auto. Veniamo letteralmente salvati dai local che ci gridano di cercare il passaggio per i pedoni così da evitare le pallottole previste per chi infrange la barriera. Tiriamo un sospiro di sollievo e dopo aver mostrato i documenti, saltiamo sul treno di ritorno a Gerusalemme.
DESERTO di MASADA & MAR MORTO
Un paio di giorni dopo, fissiamo una gita organizzata per visitare il deserto, la fortezza di Masada e fare un tuffo nel Mar Morto. Saliamo a bordo di un tour guidato e nel giro di mezz’ora attraversiamo molte aree deserte, popolate da pochi abitanti che portano al pascolo eleganti cammelli.







Dopo un paio d’ore raggiungiamo l’antica Fortezza fu costruita da Erode per fuggire da attacchi esterni. Ciò che rimane della complessa costruzione osserva il deserto sottostante e consente di vedere il Mar Morto in lontananza.
La Fortezza di Masada è arroccata a 400 m di altitudine, a differenza delle salatissime e statiche acque del Mar Morto che sono 430 metri più basse del naturale livello del mare. Si tratta infatti del punto più basso della Terra.
Il tour della fortezza ci tiene impegnati per diverso tempo con un’accuratissima spiegazione delle varie funzioni e i vari livelli in cui Erode amava vivere con diversi benefits. Spostandoci un po’ a bordo del bus riusciamo a visitare anche una piccola oasi nel deserto, con una mini-cascata.



Più tardi, nel pomeriggio, ci immergiamo lentamente nelle acqua del Mar Morto, nelle quali è impossibile affondare a causa della loro densità e salinità e nelle quali non è consentito immergere la testa e il volto per evitare effetti collaterali del sale. Tuttavia è possibile cospargersi il corpo dei benefici fanghi.
Benché il cielo sia grigio e non vi sia traccia di sole, ci godiamo questa possibilità, considerando che scienziati e geologi parlano da tempo della possibile scomparsa di questa suggestiva e importantissima fonte d’acqua nel deserto.
Tornati in città, la sera ceneremo con dei nuovi amici italiani conosciuti proprio durante questo tour. Non siamo abituati ad accettare inviti a cena con sconosciuti. Tuttavia ci sembra una buona idea cogliere l’occasione per fare quattro chiacchiere intorno a un conviviale tavolo che serve prelibatezze tra i festeggiamenti locali.



