Capiamo che l’Abruzzo è raw, senza quelle atmosfere forzatamente trendy – che ci piacciono tanto – ma che stanno uniformando le città di tutto il mondo. Sarà difficile trovare ristoranti alla moda o bar di design, quello che troviamo sono luoghi comuni non aggiornati di recente o quelli storici, con un fascino tipicamente Italiano.
Prima di andare dritti alla meta, ci fermiamo a visitare l’elegantissima Teramo. Piccola e raccolta sotto le logge che attraversano il corso principale, si affaccia ai piedi della Cattedrale di Santa Maria Assunta.
Dopo un pranzo easy, arriviamo a Civitella del Tronto. Il borgo, uno dei più belli d’Italia, è arroccato su rocce di travertino e ha resistito al terremoto, rimanendo solidamente ancorato alla sua storia. Così come la sua fortezza.
Prima di addentrarci nel borgo, curiosiamo nel Santuario di Santa Maria dei Lumi.
Da qui osserviamo Civitella da lontano, sembra il villaggio di una fiaba quando al tramonto il campanile suona tra i silenziosi rumori della calma circostante.

Il piccolo centro si apre in un’ampia piazza con vista panoramica e le piccole stradine si intrecciano in stretti vicoli fino a raggiungere l’antica fortezza voluta dai Borbone di Napoli. Le finestrelle e le porte semi aperte ci mostrano la vita di paese.
Attraversiamo anche il vicolo più stretto d’Italia, La Ruetta, soli 40cm di larghezza. Poi, prima di cenare in albergo, ordiniamo aperitivo al baretto che ci ha dato il benvenuto a Civitella.
Il giorno seguente approdiamo alla Spiaggia del Pineto per una mezza giornata di sole e mare. Affittiamo sdraio e ombrello, ci rilassiamo leggendo un libro e facendo un bagno, tuffati in un’atmosfera molto Italiana che ci riscalda il cuore.
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